L’utilizzo del laterizio nell’edilizia

Tra i prodotti ceramici, i laterizi occupano un posto molto importante essendo una grande famiglia che comprende mattoni, blocchi, tavelle e tavelloni, pignatte, volterrane, coppi, tegole o embrici, e pezzi speciali. In epoca romana, il laterizio era realizzato in argilla lavorata secondo un procedimento molto simile a quello utilizzato per trattare la ceramica, ovvero veniva dapprima decantata e depurata in acqua, per poi essere sgrassata con l’aggiunta di sabbia. Il blocco in laterizio è un prodotto storico per le costruzioni e tuttora rappresenta il protagonista tra le varie possibilità di prodotti da muratura.

Il colore dipende semplicemente dalla percentuale di ferro presente nell’argilla e dalla variazione della percentuale dell’ossigeno durante la cottura. Le dimensioni dei mattoni sono variate nel tempo e ancora oggi possono variare leggermente da una regione all’altra. Il mattone UNI, però, ha dimensioni unificate e presenta queste caratteristiche. Il ruolo del laterizio, con l’avanzare del tempo, non è cambiato, come dimostrano i numerosissimi borghi ed edifici risalenti al periodo medioevale o come viene documentato da fonti scritte e relazioni illustrate, provenienti un po’ da tutte le epoche precedenti a quella attuale.

Il mattone pieno è prodotto in due versioni: una comune, per tutte le strutture murarie da intonacare o rivestire, eseguita con materiali meno selezionati, l’altra è per lavori da lasciare a faccia vista; si tratta dei mattoni da parametro, eseguiti con materiali scelti, con spigoli perfetti e buona uniformità di misure. Il materiale sicuramente viene considerato tra i più versatili in edilizia considerate le sue qualità come l’elevata resistenza meccanica e agli agenti atmosferici la durevolezza e la coibenza acustica.  Gli usi del mattone vanno dalle murature portanti ai tramezzi, dagli archi alle volte o cupole, dai solai alle coperture.  Il laterizio più usato per le case antisismiche è quello porizzato, caratterizzato da moltissimi pori chiamati alveoli. Questo mattone si ottiene con l’aggiunta di alleggerenti, cioè farine o polistirolo espanso.